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I nostri lunedì

Nonostante il lunedì sia un giorno di chiusura per il Giabar, noi comunque lavoriamo e pensiamo a nuove idee nonostante il locale sia chiuso. Ad esempio, lunedì 5 Giugno, ho organizzato per me e Giacomo di andare a visitare Eva e Leonardo, 2 persone splendide e disponibili, i proprietari dell’azienda Beconcini. All’interno del Giabar disponiamo di alcune loro etichette, tra cui i loro 2 bianchi: la Malvasia macerato 12 ore sulle bucce e il trebbiano macerato molto più a lungo; il Tempranillo IXE; Tempranillo prefillossera vigna le Nicchie; e i loro 2 vin santi, di cui uno è l’occhio di Pernice.

Beconcini e il Tempranillo

Beconicini oltre alle tipiche uve Toscane come Sangiovese, Trebbiano e Malvasia, coltiva anche il Tempranillo, un vitigno a bacca nera, che si pensa sia arrivata nelle nostre zone all’incirca nella metà del 1700 durante i pellegrinaggi sulla via Francigena. La vigna delle Nicchie sono a piede Franco, ovvero sia radici che pianta sono entrambe di origini europee. L’azienda Beconicini da tale vigna ha scelto 2 piante ben precise per clonare delle vite da cui ricavano tutti gli anni 100 piante in totale. Hanno scelto queste piante in base alla bellezza dei grappoli e alla costante produzione di uva. Oggi hanno un ettaro di vigna di Tempranillo di clone clonali.

Leonardo ci ha mostrato alcune viti di tempranillo vecchie ma di quelli innestate; inoltre ci ha spiegato come si fa a riconoscere quando le viti sono innestate. Le viti innestate hanno una radice americana e pianta europea. Il Tempranillo produce bellissime foglie verde intenso, con il retro peloso e dal colore bianco. La radice, invece, genera vegetazione con foglie ben diverse. 

In questo modo si può capire se una pianta è innestata o meno.

Chissà come mai la fillossera non ha mai attaccato quelle piante di Tempranillo. Leonardo suppone che sia dovuto ad un ph alto nel terreno. Ma è una supposizione. Dai miei anni di studio sapevo che terreni sabbiosi e vulcanici erano luoghi ostili per mancanza di ossigeno quindi tale cosa rende difficile il propagarsi della fillossera, ma, ho ancora tanto da imparare.

Degustazione

Dopo una bellissima passeggiata nella vigna, graziati in quel frangente dal tempo, ci siamo diretti verso la sala degustazione, entusiasti di assaggiare i loro vini; infatti Leonardo ci ha fatto degustare il loro sangiovese in purezza: il Reciso, uno splendido vino rosso che si porta dietro una storia veramente interessante. Vorrei scrivere tutto ma poi avreste troppo da leggere. Quindi se volete saperne di più veniteci a trovare al GiaBar a vi racconteremo come sempre, con tanta passione, tutto il resto. Qui troverete alcune foto fatte alle bottiglie degustate in azienda con Leonardo ed Eva. Cosa altro possiamo aggiungere? Dietro ad ogni bottiglia di vino c’è tanta passione, tanto lavoro e tanti sacrifici di bellissime persone. Ogni bottiglia ha una storia da raccontare e basterebbe volerle dedicare un po’ di tempo per comprenderla. Le bottiglie vi sussurrano ad ogni sorso. Dovete usare i vostri sensi come usate l’immaginazione quando leggete un libro per capirne fino in fondo la storia.

Una storia

Oggi vi ho raccontato una parte della storia di Leonardo ed Eva che si trovano a San Miniato i quali hanno un’uva che a me affascina tantissimo. Ma hanno altri vini buonissimi da scoprire. La Malvasia ottimo per gli aperitivi, il trebbiano e il vin santo ottimo con i formaggi, il Tempranillo ottimo con alcuni dei nostri crostoni e lasagne ai formaggi. I vini che vedete sugli scaffali al GiaBar non sono solo ed esclusivamente per servirli ai tavoli ma li potete anche acquistare per portarli a casa. Buon assaggio a tutti.
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